Il portogallo privo quasi subito di Cristiano Ronaldo infortunato, sfodera una prestazione all'italiana e si laurea per la prima volta campione d'Europa e i francesi si disperano ...

Certe partite hanno impresse le stimmate del racconto epico; la finale dell'europeo passerà alla storia come l'ennesimo capitolo di una storia mitologica; gli indredienti per il pathos ci sono tutti; i francesi padroni di casa che dopo aver eliminato i tedeschi giustizieri dell'Italia, partono come favoriti d'obbligo grazie a nomi di tutto rispetto e a tutto un paese desideroso di lasciarsi alle spalle un periodo pieno di problemi e tensioni sociali.

Il portogallo giunto in finale con partite tutt'altro che indimenticabili (ha passato il primo turno qualificandosi come migliore terza), deciso ad alzare finalmente un trofeo che decretasse in modo inequivocabile la crescita calcistica di un paese sempre sul punto di fare il salto di qualità ma che arrivati al dunque falliva sistematicamente, come aveva testimoniato ad esempio l'europeo giocato in casa e perso contro la grecia (!).

Dopo pochi minuti la star indiscussa della squadra, Cristiano Ronaldo, probabilmente il migliore talento mondiale in circolazione, dopo uno scontro con Payet doveva abbandonare tra le lacrime; l'episodio avrebbe dovuto in teoria decretare la fine del portogallo, ed invece, come spesso accade, responsabilizzava i giocatori lusitani che sfoderavano una prestazione perfetta per organizzazione e dedizione e con il passare dei minuti irretiva i francesi incapaci di trovare il modo di scardinare il bunker portoghese, con un Pepe straordinario a livello di concentrazione, evento rarissimo.

Salivano in cattedra ottimi giocatori come Joao Mario (che l'inter vorrebbe ma che non riuscirà a prendere, dopo una prestazione del genere) e il portiere Ruj Patricio autore di una prova perfetta.

Nella francia in ombra Payet, Griezmann e soprattutto Pogba (se davvero il manchester offre 123 milioni di Euro, la juve dovrebbe impacchettarlo e spedirlo in Inghilterra immediatamente) e con il tecnico Dechamps incapace di contromosse vincenti, al contrario del tecnico portoghese Fernando Santos che con Eder azzecca la mossa che porterà il titolo ai lusitani.

I supplementari sono un concentrato di emozioni, sangue sudore e lacrime, fino alla fine; il portogallo è campione europeo per la prima volta nella sua storia; C. Ronaldo  piange di nuovo copiosamente, questa volta di gioia...