Dopo la sconfitta subita dall'inter, la juve riparte stritolando un cagliari troppo arrendevole e la difesa per una sera non subisce gol, come ai bei tempi... E Higuain appare sempre più imprescindibile per questa squadra.
Allegri è un tecnico testone, come molti livornesi; sordo alle critiche e ad un certo malumore serpeggiante tra i tifosi, Max tira dritto difendendo le sue idee, come è giusto che sia; il tecnico quest'anno deve affrontare diversi problemini, primo fra tutti il senso di appagamento della squadra, che da 5 anni detta legge in Italia e a cui tutti hanno già consegnato il 6° scudetto di fila, quasi come se fosse una formalità; in realtà non è così, perchè a dispetto di una campagna faraonica che ha portato Higuain e Pjanic, oltre a Pjaca e Dani Alves, la difesa espertissima e fortissima è piuttosto vecchiotta e gli equilibri a centrocampo ancora non si trovano. La juve doveva ripartire dopo gli schiaffoni presi dall'inter e lo ha fatto con una sana cattiveria agonistica che forse era mancata a Milano; a farne le spese il cagliari vittima sacrificale di una signora cattiva il giusto che ha "azzannato" il match come fatto contro il sassuolo, in una presa da coccodrillo che non lascia scampo all'avversario. Ottimi i rincalzi, da Rugani a Hernanes fin qui impiegati con il contagocce. Il mio parere che la vera juve non si vedrà fino al ritorno di Marchisio, punto inamovibile del centrocampo e che toglierà fatalmente spazio ad uno tra Dybala e Pjanic che io continuo a non vedere assieme. Discorso diverso per Higuain, giocatore micidiale sotto rete che però non fa il tipo di gioco di copertura che invece garantisce Mandzukic; Allegri ha intenzione di schierarli insieme; ci riuscirà?
La capolista napoli impatta a Genova contro l'organizzatissima squadra di Juric e la cosa non è andata giù a Sarri che si è lamentato degli episodi arbitrali ed ancor di più che la società (De Laurentis) non dica niente; due caratteri forti come allenatore e presidente riusciranno ad andare d'accordo a lungo? Il napoli vive costantemente la "sindrome del bruco", ovvero si ferma sistematicamente quando è il momento di divenire finalmente farfalla e anche certi discorsi inerenti la differenza di fatturato, di per se concettualmente legittimi, segnalano comunque un embrione di alibi che non fa bene ad un ambiente secondo me oramai pronto al definitivo salto di qualità in campo internazionale. Il paradosso delle squadre di Sarri è che sono molto attente alla fase difensiva, ma segnano moltissimo; in questo caso l'assenza di Higuain pare adeguatamente rimpiazzata, considerando che Gabbiadini è relegato in panchina pure quest'anno.
La roma spazza via uno spaesato Crotone, che sta pagando dazio alla massima serie mettendo il luce una volta di più lo straordinario bagaglio tecnico di Totti; il passaggio no-look che ha mandato in porta Dzeko in occasione del 3° gol romanista vale da solo il prezzo del biglietto. Spalletti ha una squadra che, se non inciamperà nei soliti cali di tensione, potrà togliersi delle soddisfazioni importanti; l'impegno con il Crotone come detto non era dei più probanti, ma la sicurezza con cui ha gestito tutti i momenti del match fa ben sperare il popolo giallorosso.
L'inter continua nei suoi progressi ed assomiglia sempre più ad una squadra; la squadra di De Boer era attesa al varco dopo l'ottima prestazione contro la juventus e Empoli era il banco di prova ideale; squadra di provincia che fa del movimento la sua caratteristica peculiare; l'inter è scesa in campo con idee chiarissime e dopo meno di 20 minuti era gia 2-0 grazie alla doppietta di Icardi, bomber con pochi uguali al mondo, considerando che ha solo 23 anni; già 6 le reti dell'argentino che con due ali come Perisic e Candreva può dare libero sfogo ad uno dei pezzi forti della casa, il colpo di testa; a centrocampo Joao Mario ha fatto una partita sontuosa, con pochissimi errori e una presenza che nel centrocampo interista mancava da anni; ho il sospetto che per Kongdobia sarà dura vedere il campo questa stagione. In attesa del debutto del talento Gabigol, De Boer si gode una squadra sempre più attenta, nonostante certi cali di tensione di Murillo che possono costare cari.
Il milan batte la lazio grazie a Bacca, centravanti poco partecipe alla manovra come invece vorrebbe Montella, ma mortifero in area e forse questo conta di più; il milan sta vivendo una situazione kafkiana, con una presidenza sempre più labile ed un closing societario che tarda ad arrivare in maniera sospetta, intanto però la classifica non è malaccio e forse la squadra non è poi così male.
Il campionato non è ancora stato ammazzato dalla juventus e forse questa la novità più sorprendente...