Certe vittorie sembrano mezze sconfitte, nonostante portino comunque 3 punti; quella ottenuta dalla juventus grazie ad un autogol contro un palermo motivato e arcigno, appartiene a questa categoria...
La juventus è nettamente la squadra più forte del campionato, ma questo ritornello, divenuto mantra presso addetti ai lavori e non, rischia di produrre danni ingenti alla squadra di Allegri, che inconsciamente sta mollando qualcosa sul piano della cattiveria agonistica, marchio di fabbrica della juve negli ultimi anni; la squadra vista al Barbera non mi è piaciuta per niente; nonostante il duo di attacco pesante (Higuain + Mandzukic) ha mostrato una sterilità di manovra preoccupante, imbrigliata benissimo e apparentemente facilmente, da un palermo cui De Zerbi sta instillando geometrie e copertura ottimale del campo.
Allegri deve gestire un gruppo che inevitabillmente punta alla champions, ma le partite non si vincono con i nomi e meno che meno si vincono senza giocare; la juventus ha giocato senza ritmo, senza agonismo e con una pochezza tecnica sconcertante; se per Allegri quella di Milano è stata una delle più brutte partite degli ultimi 30 anni, quella di palermo dovrebbe vincere il titolo di partita più brutta del secolo...
Higuain ha mostrato di gradire poco spazi intasati in area; il centravanti argentino è apparso opaco, poco lucido e reattivo, ma non è che il compagno di reparto abbia fatto faville, anzi. Gli infortuni di Rugani ed Asamoah privano allegri di rincalzi in aree nevralgiche del campo (difesa e centrocampo) e questo non farà piacere a Max, visto che la difesa è tutto tranne che fresca e i suoi esponenti storici sentono il peso degli anni.
I 3 punti sono comunque arrivati e questo era importante per tenere a bada il napoli che ha vinto piuttosto bene contro il chievo, una delle squadre più ostiche da affrontare in questo momento; Sarri può sorridere per le reti di Gabbiadini (attaccante dalle indubbie capacità che rischia di passare la sua carriera perennemente in panchina), ed al 100° gol napoletano di Hamsik, memoria storica della squadra. Il napoli sta vivendo una contrapposizione, per certi aspetti assurda, tra la tifoseria e il presidente De Laurentis reo, a detta di molti, di non aver potenziato adeguatamente la squadra dopo la vendita del pipita; dal punto di vista tecnico a mio modo di vedere la squadra NON si è impoverita e sul piano del gioco Sarri è una garanzia. L'impressione è che comunque si avvertano i primi scricchiolii nel rapporto tra tecnico e presidente, notoriamente non un carattere remissivo; in attesa di nuovi sviluppi su questo fronte, registriamo comunque che il napoli si conferma seconda forza del campionato, evento non scontato a inizio del torneo.
L'inter mantiene il terzo posto in maniera inattesa, visto il pareggio impostole da un bologna coriaceo e sparagnino; un passo indietro sul piano dei risultati, ma a me l'inter è piaciuta per intensità ed atteggiamento ed il pugno duro di De Boer nei confronti dell'anarchico Kondogbia sostituito dopo appena 28 minuti, ha stregato S.Siro. Nel risultato pesa indubbiamente l'assenza di J. Mario, out per un infortunio muscolare al pari di Murillo.
Se l'inter non ride, la roma piange, battuta da un volitivo torino nonostante il 250° gol di Totti, sempre più leggenda; avere tutto uno stadio avversario che ti applaude è privilegio che appartiene a pochissimi eletti.
La roma paga la pessima condizione di Najingolan, uno degli elementi cardine del centrocampo giallorosso, e la squadra sta mostrando evidenti limiti di personalità che non fanno certo piacere a Spalletti, che rischia di ripetere il destino capitato a Garcia (ottimo primo anno, pessimo e fatale secondo anno...). Il problema nella roma è soprattutto in difesa dove J. Jesus sta confermando tutti i limiti emersi nella sua precedente esperienza nerazzurra, e anche Jago non convince appieno, mentre Rudiger è gravemente infortunato.
Il milan pareggia a Firenze e si porta a casa un punto prezioso, ma anche la consapevolezza che quando non segna Bacca sono dolori. Montella deve gestire una squadra che dal punto di vista tecnico non è mutata rispetto allo scorso anno, ma con Paletta ha puntellato la difesa e per il momento la barca regge, nonostante la confusione in società con le ombre di una vendita sempre piuttosto nebulosa.