Juve, che partita (e che lezione)...

La bellissima partita andata in scena a S.Siro ha ribadito in modo netto la superiorità della rosa juventina, troppo esperta e tecnica per un inter grintosa ma tecnicamente inferiore

La squadra di Sarri ha coperto ottimamente il campo, difendendosi in modo molto intelligente e dando un'impressione di solidità e superiorità evidente; all'inter vanno concessi sicuramente gli onori delle armi, ma la sensazione piuttosto netta è che la juve sia ancora avanti, in attesa che il napoli torni in qualche modo ad impensierirla; Sarri schiera a sopresa Dybala e l'argentino si fa trovare pronto sfruttando al meglio la chance e giocando una buona partita coronata anche dal gol dell'iniziale vantaggio. La juve è una squadra capace di gestire bene tutte le fasi della partita; ottima in difesa dove un super Bonucci non fa rimpiangere Chiellini, nonostante Deligt sia ancora indietro nell'ambientamento (suo il rigore su L.Martinez) un centrocampo dove la classe di Pjanic sta emergendo prepotentemente e in avanti basta solo la sigla CR7 per dire che siamo a posto così; il portoghese ha mostrato una vivacità che nelle ultime partite non si era vista, tenendo in apprensione Godin apparso non al meglio della forma anche contro la juve dopo barcellona; la partita la decide Higuain, passato dall'essere un surplus da sbolognare più o meno a tutti i costi a luglio ad essere tornato il micidiale terminale offensivo dei tempi di napoli; applausi alla sua caparbietà e a Sarri che se lo è tenuto stretto, lo ha aspettato ed ora si ritrova un attaccante che "vede" la porta come pochi.
Dopo i meritati elogi alla juve, analizziamo l'inter; solo i tifosi più ciechi possono essere delusi; la settimana ha portato due sconfitte ma le partite giocate quasi alla pari sia con il barcellona che con la juve hanno evidenziato i grandi progressi dell'inter in termini di approccio e intensità, palesando comunque i limiti della rosa rispetto a due corazzate top in Europa; Conte ha fotografato perfettamente la realtà dei fatti; l'inter può sopperire solo andando a 200 all'ora cosa che ha fatto praticamente dall'inizio del campionato, ma prima o poi ne dovrà fatalmente pagare dazio, e contro la juve si è visto che il gap c'è ancora pur non essendo più così ampio come nel recente passato; quando Sensi è uscito per infortunio, l'inter ha perso geomoetria e copertura; la rosa dell'inter è comunque meno ampia e priva di una reale alternativa alla coppia di attacco, anche se Sanchez squalificato avrebbe indubbiamente fatto comodo per alzare il livello tecnico contro la juve.
Il controsorpasso juventino è la naturale conseguenza di una superiorità tecnica; l'azione del 2-1 ha evidenziato il grande possesso di palla dei bianconeri e come dice Sarri, ci sono margini ulteriori di miglioramento.
L'atalanta si riprende dalle delusioni internazionali e ricomincia a correre issandosi al terzo posto battendo un lecce che rimedia 3 gol ma che non rinuncia a giocare a calcio, anche se la classifica piange. Gasperini guida una squadra tosta, con uno Zapata che si conferma bomber letale e con un impianto di gioco rodata che consente di cambiare gli interpreti ma non l'efficacia della manovra.
Il napoli si fa impantare da un toro sempre piuttosto ostico molto a suo agio quando c'è da spezzare la manovra avversaria, mentre la presenza di Sinisa Mihajlovic in panchina a Bologna vale il pareggio contro una lazio che mette in mostra il capocannoniere della serie A, Immobile, autore di una pregevole doppietta.
La roma pareggia contro un ottimo cagliari e perde per infortunio Dzeko ovvero l'attaccante fulcro della manovra offensiva; doppia frattura allo zigomo per il bosniaco; meno male che arriva la pausa che consente una tregua indispensabile per gestire le energie e ricaricare un ambiente che passata l'euforia sta progressivamente spegnendosi come testimonia anche il nervosismo del tecnico Fonseca a fine partita.
La fiorentina si dimostra in salute, centra la 3 vittoria consecutiva e battendo l'udinese fa un deciso passo in avanti in classifica, mentre sul tema esoneri, praticamente certo quello di Di Francesco, mentre continuano ad essere molto a rischio sia Giampaolo (milan) che Andreazzoli (Genoa); intanto le due squadre di Genova sono tristemente in fondo alla classifica e vederle così in basso fa davvero impressione.